1 giu 2012

Paisley tra Storia e Tendenza



Metri e metri di tessuto decorato con motivi a gocce. Sembrano rincorrersi, giocare, abbracciarsi tra loro avvolti da voluttuosi ramage floreali. Nell'antica Mesopotamia divenne l'icona per identificare il germoglio della palma da dattero. Un albero che era considerato l'albero della vita.

Un disegno carico di significato che oggi dai più viene indossato con estrema disinvoltura e poca consapevolezza. Eppure un tempo era tessuto unicamente per i reali con fili di oro e d'argento o dipinto sulle sete indiane più preziose...

Il paisley, probabilmente noto ai più col nome "disegno cachemire", oggi è circoscritto alla sfera del classico. Banalizzazione o luogo comune... Ma non sarebbe più giusto definirlo storico?

Il pattern trova le sue radici nella cultura persiana e indiana, anche se deve il nome all'Europa e precisamente al paesino omonimo situato nella Scozia centrale. Ma prima di arrivare a posarsi sui nostri abiti, come spesso accade, è stato ampiamente impiegato in campo architettonico e per la realizzazione di gioielli, affreschi, tende, trapunte, tappeti, ceramiche...
Dopo essere passato attraverso i fasti di damine ottocentesche, il paisley è riportato alla luce in chiave psichedelica e anticonformista, dopo il pellegrinaggio dei Beatles in India, risollevando l'interesse per la cultura e la spiritualità.

Il 1984 segna il punto di svolta. Da allora, infatti, questo pattern affascinerà dall'alto delle passerelle di alta moda, diventando il vero filo conduttore di tutte le collezioni Etro. Alla maison si deve il definitivo ammodernamento, avviando la sperimentazione, quasi maniacale, attraverso l'uso tecnologicamente avanzato di materiali innovativi e avventure cromatiche mai viste prima.

Piccole gocce che si sono fatte strada attraverso i secoli, le mode, l'arte, le culture. Continuano a lasciare un segno indelebile, insinuandosi ancora tra noi e assumendo di volta in volta una connotazione attuale, senza intaccare la scia di allure sofisticato e chic che porta con sè.

Anche quest'estate lo indosseremo. Sarà su abiti foulard colorati, ampi pantaloni in seta, svolazzanti bluse trasparenti o su una stola; contagerà profumi e make up.  

Che sia il preludio di un ritorno ad un approccio mistico della vita dopo un periodo troppo lungo di vuote frivolezze? A pensarci bene ci sono tutti i presupposti. 



"Essere appariscenti è out.
L'era del red carpet e dei lustrini è finita.
Io la chiamo la nuova modestia."
KARL LAGERFELD













6 commenti:

  1. Love the skirt so much! Paisley is a nice print, oh and your shoes and bag are great pieces as well!
    - Che

    style-che.blogspot.com

    RispondiElimina
  2. Bellissimo outfit, adoro la tua gonna,e ancor più la tua borsa, credo che sia tutto perfettamente abbinato... da oggi ti seguo, se vuoi passa da noi, potremo seguirci a vicenda! baci baci
    www.justgoshopping.net

    RispondiElimina
  3. Questo post mi piace moltissimo!
    E' veloce e interessante.
    Io che amo la fantasia da me banalmente definita "tipo Etro" ora scopro non solo qual è il suo nome corretto, ma addirittura le sue origini!
    Adesso so che al prossimo matrimonio a cui parteciperò (rigorosamente da invitata!) indosserò un pezzo di stoffa intriso, oltre che di colori, d'arte e di storia :-)

    RispondiElimina